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| IDG830900078 | |
| 83.09.00078 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Bettiol Giuseppe
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| Verso un nuovo codice penale
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| intervento al Convegno di Varese, ottobre 1981
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| Indice pen., an. 16 (1982), fasc. 2, pag. 181-188
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| D5; D59; D0402; F4251; D503; D50105
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| L' A., premesso che la nostra Costituzione, sia pure riformata
democraticamente in termini personalistici, e la riforma del codice
penale debbono formare un blocco compatto, inseriti l' uno nell'
altra in una visione unitaria di politica criminale che presupponga
un' idea chiara e precisa degli scopi o dello scopo principale che si
intende realizzare con un codice penale, ricorda che nella
personalita' della responsabilita' penale si celano due concetti
fondamentali per un diritto penale che serva all' uomo e che sia
fatto solo per l' uomo: questi sono la colpevolezza da un lato e la
pena retributiva dall' altro: proprio le due grandi imputate per il
corso di un secolo la cui emarginazione e' stata di grandissimo danno
per il progresso del diritto penale. Colpevolezza, pena retributiva,
proporzionalita' garantiscono sostanzialmente un diritto penale
aperto sulla liberta'. Va da se' che pensando alla colpevolezza
debbono scomparire dalla futura legislazione tutte le inutili
bardature definimistiche che appesantiscono un codice superato e
tutti i casi di responsabilita' oggettiva che ancora pullulano nel
codice vigente. Per quanto concerne le pene il problema e' risolto
dalla Costituzione nel senso che non possono consistere in
trattamenti contrari al senso di umanita'. Cio' che deve rimanere
fuori di ogni discussione e' il mantenimento della pena detentiva o
reclusione che e' l' unica pena veramente sentita dalla coscienza
morale e sociale. Le misure alternative alla pena detentiva sono un
momento umoristico del diritto penale e devono scomparire, cosi' come
le pene accessorie e gli effetti penali della condanna. Cio' umilia
l' uomo che ha pagato e gli rende impossibile il reinserimento nella
vita. Il pensiero dell' A. e' anche radicalmente diverso da quello di
coloro che parlano di difesa sociale, pericolosita', misura di
sicurezza. Anche questi sono dei da eliminare in un nuovo codice
penale, che voglia rispettare la coscienza morale e le esigenze
sociali del popolo italiano.
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| art. 27 Cost.
art. 133 c.p.
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