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| IDG830900084 | |
| 83.09.00084 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Nuvolone Pietro
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| L' art. 219 c.p.p. e l' art. 700 c.p.c.
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| osservazione a Cass. sez. VI pen. 11 dicembre 1981
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| Indice pen., an. 16 (1982), fasc. 2, pag. 328-331
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| D44022; D51212; D6101
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| E' invalso l' uso presso alcune Preture del lavoro di imporre, con
provvedimento d' urgenza, ex art. 700 c.p.c., la riassunzione di
lavoratori che si ritengono illegalmente licenziati; dopo di che se
l' imprenditore, secondo il magistrato, non ottempera puntualmente
all' ordine, viene incriminato ex art. 388 c.p. per elusione di un
provvedimento cautelare del giudice in tema di tutela del possesso
del diritto al lavoro. Tutto cio' puo' essere oggetto di serie
perplessita' o di plauso, a seconda dei punti di vista; ma certamente
non si puo' approvare l' uso distorto che taluni pretori fanno dell'
art. 219 c.p.p., il quale impone alla polizia giudiziaria di impedire
che i reati vengano portati a conseguenze ulteriori; in virtu' di
tale articolo il Pretore penale del lavoro fa immettere armata manu i
lavoratori nell' azienda. Si tratta di una vera e propria abnormita',
suscettibile di essere impugnata in Cassazione e di essere annullata,
come ha esattamente giudicato la Corte Suprema in una puntuale
sentenza.
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| art. 388 c.p.
art. 219 c.p.p.
art. 700 c.p.c.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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