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| IDG830900090 | |
| 83.09.00090 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Prevosto Aldo
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| La responsabilita' penale nell' esercizio dell' attivita'
medico-chirurgica e il "grado" della colpa
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| Indice pen., an. 16 (1982), fasc. 2, pag. 415-419
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D50101; D50103; D966; D96910
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| A conclusione di una breve esposizione sull' indirizzo dottrinario e
giurisprudenziale riguardante la valutazione della responsabilita'
colposa nell' esercizio dell' attivita' medico-chirurgica, l' A.
svolge alcune considerazioni di carattere generale. Ammessa la
rilevanza dell' art. 2236 c.c. anche per l' ordinamento penale, ne
precisa e delimita l' ambito di applicazione: si tratta infatti di
norma non costituente principio generale ma che ha funzione
chiarificatrice e di specificazione rispetto alla regola fondamentale
di cui all' art. 1176 comma 2 c.c., secondo cui "nell' adempimento
delle obbligazioni inerenti all' esercizio di attivita' professionale
la diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell' attivita'
esercitata". Precisati, quindi, i limiti di operativita' dell' art.
2236 c.c. (che sono duplici), l' A. afferma che soltanto ponendosi in
una prospettiva che tenga conto della peculiarita' delle prestazioni,
sembra possibile contemperare le 2 esigenze fondamentali di tutelare
adeguatamente i beni supremi della vita e dell' incolumita' del
paziente, e di assicurare una valutazione del comportamento del
medico-chirurgo effettivamente proporzionata alla natura e alle
difficolta' dell' attivita' esercitata.
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| art. 1176 c.c.
art. 2236 c.c.
C. Cost. 28 novembre 1973, n. 166
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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