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| IDG830900095 | |
| 83.09.00095 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Introna Francesco, Salatin Giuseppina
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| L' ipoacusia da rumori ed il sistema di lista per l' assicurazione
contro le malattie professionali
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| nota a Trib. Padova 14 aprile 1981
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| Riv. it. med. leg., an. 4 (1982), fasc. 3, pt. 1, pag. 703-713
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D58; D701
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| La sentenza in esame riguarda il caso di un operaio di cementificio
addetto alla macinazione nei mulini e divenuto ipoacusico. In secondo
grado il Tribunale di Padova ha riconosciuto il diritto all'
indennizzo attribuendo alla lista delle lavorazioni pericolose per l'
udito non un valore tassativo ma un valore "parametrico" per cui va
indennizzata la malattia professionale anche quando sia stata
contratta a causa di una lavorazione non tabellata ma che "per il
modo e gli strumenti attraverso cui si svolge, presenti
caratteristiche analoghe ad una di quelle indicate". Viene richiamata
la sentenza della Corte Costituzionale (n. 206/1974) dalla quale il
Tribunale deduce che quando la lavorazione non e' compresa fra quelle
protette, il lavoratore puo' comunque provare che essa fu causa della
sua malattia. In realta', a giudizio dell' A., la Corte
Costituzionale si e' limitata a sottolineare il vantaggio del sistema
di lista (che comporta la "presunzione legale di origine" per le
malattie connesse alle lavorazioni tabellate) senza peraltro
autorizzare una sorta di sistema misto (facolta' di dimostrare, volta
per volta, il nesso causale per le malattie e le lavorazioni non
tabellate). La Corte sollecito' invece il legislatore ad introdurre
il secondo sistema in adeguamento ai suggerimenti della CEE. Tutta
una serie di precisazioni fatte dall' A. inducono a meditare sul
significato risolutivo che, in seno ad un sistema misto, assumerebbe
la consulenza tecnica d' ufficio diretta a dimostrare la nocivita'
della lavorazione rumorosa per ciascun singolo caso. Si puo'
osservare che negli Stati Uniti almeno 25 milioni di persone hanno
una ipoacusia significativa; che tali ipoacusie sono dovute solo in
parte alla esposizione professionale; che molto spesso non si
rilevano dati idonei a stabilire le relazioni fra l' occupazione
attuale, l' attivita' precedente ed i fattori extra-professionali;
che se tutti i lavoratori affetti da ipoacusia potessero presentare
una domanda di indennizzo in qualsiasi momento "si verificherebbe l'
afflusso di domande in massa con risultati disastrosi". In
conclusione: il sistema misto per l' ipoacusia da rumori e'
adottabile ricorrendo a: 1) audiometria preventiva e periodica in
tutti i lavoratori esposti a lavorazioni rumorose; 2) censimento
delle aziende in seno alle quali vengono esercitate lavorazioni
rumorose; 3) rilievi fonometrici periodici in tali aziende. Tale
impresa e' forse utopistica, ma in assenza di essa si deve accettare
un contenzioso di massa, lungo e costosissimo.
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| d.p.r. 30 giugno 1965, n. 1124
C. Cost. 4 luglio 1974, n. 206
C. Cost. 21 luglio 1981, n. 140
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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