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146903
IDG830600268
83.06.00268 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Giambruno Silvana
Dubbi sulla c.d. pregiudiziale fallimentare nel processo penale di bancarotta
Dir. fall., an. 51 (1976), fasc. 4-5, pt. 1, pag. 337-357
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D31320
L' A. prende in esame i rapporti che intercorrono tra la procedura fallimentare e il processo penale nato per un fatto di bancarotta. Certo il legislatore fallimentare non si e' eccessivamente preoccupato di coordinare la disciplina processuale per i reati previsti dalla legge fallimentare con le regola del processo penale. Un elemento di attrito e' costituito dal caso in cui la procedura concorsuale e il processo penale per un fatto di bancarotta si svolgano contemporaneamente. Cio' potrebbe dar luogo a due diversi giudicati, contrastanti tra di loro. Per evitare questo, si e' ritenuto di sospendere il processo penale di bancarotta in pendenza della controversia fallimentare. L' A., sebbene concordi con questa soluzione, ne da' una diversa giustificazione. Egli ritiene che la subordinazione del procedimento penale, nei reati di bancarotta, al procedimento civile sia dovuta al fatto che spetta al giudice fallimentare (competenza funzionale), e non a quello penale, accertare lo stato di insolvenza che rappresenta un elemento integrativo, oltre che del fallimento, anche dei reati di bancarotta. Nel giudizio penale e' necessario soltanto sapere pregiudizialmente se esista o no una situazione di insolvenza idonea a dar luogo alla dichiarazione di fallimento e quindi poter procedere contro il reato penale.
art. 238 l. fall. art. 19 c.p.p.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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