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146960
IDG830600603
83.06.00603 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ballestrero Maria Vittoria
Assunzione, diritto alla qualifica e discriminazione per ragioni di sesso
nota a Cass. sez. lav. 3 novembre 1982, n. 5773
Giust. civ., an. 33 (1983), fasc. 3, pt. 1, pag. 832-838
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D735; D7700
La fattispecie sulla quale si e' pronunciata la sentenza in questione riguarda una lavoratrice inquadrata in un livello professionale piu' basso delle mansioni effettivamente svolte e, successivamente, "promossa" al grado superiore spettantele, ma con effetto a partire dalla relativa delibera, a differenza di colleghi maschi, per i quali il provvedimento ha effetto retroattivo alla data dell' assunzione. L' A., dopo aver rilevato come l' inquadramento non corrispondente alle mansioni effettivamente svolte rappresenti una prassi di discriminazione, per indiretta ammissione dello stesso datore di lavoro, passa ad esaminare le due massime contenute in sentenza, affermando che, se la seconda si basa su di un' interpretazione corretta per la normativa vigente, la prima le appare accettabile solo in parte. Infatti, secondo l' A., la Corte non doveva, in realta', rispondere all' interrogativo se il datore di lavoro avesse o meno il potere di assegnare ad una laureta mansioni di dattilografa. Bensi' doveva chiedersi se la qualifica di dattilografa puo' essere attribuita ad una laureata assunta per mansioni impiegatizie, e se cio' costituisce atto discriminatorio a fronte di altro trattamento riservato ad un uomo. Ne' appaiono adeguati gli argomenti addotti a sostegno della tesi dell' affermata insindacabilita' del comportamento del datore di lavoro.
art. 37 comma 1 Cost. art. 2103 c.c. art. 96 disp. att. c.p.c. l. 9 dicembre 1977, n. 903 art. 15 l. 20 maggio 1970, n. 300
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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