| Delineata una correlazione tra reati omissivi e forme e concezioni
dello Stato nonche' una distinzione tra reati omissivi propri e
comuni, l' A. individua l' essenza dell' omissione e sottolinea come
la teoria del reato omissivo, sia per quanto concerne i reati
omissivi propri che impropri o reati commissivi mediante omissione,
pur inserendosi nella teoria generale del reato, presenti aspetti e
problemi particolari, di rilievo dottrinario e pratico. Si sofferma,
in particolare, sull' evento e sul dolo nei reati omissivi propri,
sui rapporti tra la violazione dell' obbligo giuridico di impedire l'
evento e il principio di legalita' nei reati omissivi impropri, sulla
causalita' dell' omissione e sulla compartecipazione criminosa in
tema di omissione. Questi aspetti particolari, pur non rappresentando
deviazioni essenziali dai concetti generali della responsabilita'
penale, meritano uno speciale approfondimento sia nell' ambito dei
singoli ordinamenti nazionali, sia da un angolo visuale piu' ampio,
in quanto la fase attuale dell' evoluzione sociale ha richiesto, e
presumibilmente richiedera' sempre piu' largamente, l' impiego dello
strumento repressivo in tema di omissioni.
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