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| IDG830900135 | |
| 83.09.00135 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Nappi Aniello
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| Alterazione e soppressione di atti e documenti falsi
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| nota a Cass. sez. V pen. 22 maggio 1981
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| Giur. it., an. 134 (1982), fasc. 10, pt. 2, pag. 403-408
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D51521; D51525; D51526
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| La sentenza annotata contiene 3 rilevanti indicazioni: essa distingue
la correzione di errori materiali dalle modificazioni concettuali di
un atto; definisce l' alterazione come soppressione, sostituzione o
aggiunta di parti di un documento preesistente; qualifica come
falsita' qualsiasi alterazione ancorche' ripristini la verita' dei
fatti rappresentata documentalmente quando, cioe', corregga un
documento o un atto falso, modificandone il significato. Mentre la
prima indicazione e' conforme ad un orientamento ormai pacifico in
dottrina e giurisprudenza, le altre due -sostiene l' A.- necessitano
di verifica. La soppressione di una parte dello scritto puo' rendere
il documento inutilizzabile nel qual caso non si potrebbe parlare di
alterazione, e poi e' dato osservare che le principali norme che
prevedono ipotesi di alterazioni fanno riferimento a condotte che
hanno per oggetto atti e documenti veri. Secondo l' A. in sintesi
puo' dirsi che, quanto alla scrittura privata, e' esclusa la
punibilita' della soppressione di una scrittura materialmente falsa,
mentre e' punibile l' alterazione di una scrittura gia' falsa e la
soppressione di una scrittura rappresentativa di un atto privato
ideologicamente falso; quanto all' atto pubblico e' sempre esclusa la
punibilita' della soppressione di atti o documenti falsi, mentre
colui che abbia alterato, senza sopprimerlo, un documento pubblico e'
normalmente punibile a titolo di uso di atto falso.
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| art. 476 c.p.
art. 478 c.p.
art. 479 c.p.
art. 485 c.p.
art. 486 c.p.
art. 489 c.p.
art. 490 c.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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