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146974
IDG830900137
83.09.00137 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Gaito Alfredo
Verso un nuovo orientamento giurisprudenziale in tema di irritualita' del giudizio direttissimo
nota a Cass. sez. un. pen. 28 novembre 1981
Giur. it., an. 134 (1982), fasc. 11, pt. 2, pag. 439-442
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D625; D60700
L' annotata sentenza delle Sezioni Unite della Suprema Corte risolve autorevolmente le preoccupazioni di tutelare le esigenze della difesa nel giudizio direttissimo e di evitare ogni straripamento di potere ad opera dei giudici di merito e degli organi della pubblica accusa. Si sostiene infatti che la mancanza o la irritualita' di una o piu' condizioni del giudizio direttissimo, anche nelle sue forme atipiche, realizza una nullita' assoluta, insanabile e rilevabile d' ufficio poiche' e' vizio che attiene allo scorretto esercizio del potere di iniziativa del Pubblico Ministero ed alla illegittima soppressione delle garanzie poste a tutela della esigenza di conoscenza, con anticipo rispetto al dibattimento, da parte dell' imputato degli atti di causa. La commentata pronuncia -la circostanza va sottolineata- risolve in chiave di nullita' e non di inammissibilita' il problema, sulla base della tassativita' delle cause di inammissibilita'.
art. 185 c.p.p. art. 502 c.p.p. art. 504 c.p.p.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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