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| IDG830900140 | |
| 83.09.00140 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Bursese Gaetano Antonio
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| Interesse privato in atti d' ufficio e obbligo di astensione del
giudice
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| nota a Cass. sez. VI pen. 22 maggio 1980
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| Giur. it., an. 134 (1982), fasc. 11, pt. 2, pag. 461-464
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D51113
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| La sentenza annotata, concernente un interessante e raro caso di
interesse privato in atti d' ufficio a carico di un magistrato, fissa
il principio secondo cui "le norme del tit. II del codice penale, con
le quali il legislatore intende tutelare la Pubblica Amministrazione
ed il suo corretto svolgimento da ogni turbativa posta in essere sia
dal soggetto ad essa legato da un particolare rapporto organico sia
dall' estraneo, si riferiscono non soltanto a quella particolare
funzione che si esplica in via amministrativa, ma a tutta l'
attivita' degli organi dello Stato e quindi anche all' attivita' del
giudice". Assume conseguentemente rilevanza penale la mancata
astensione, allorche' sia obbligatoria, da parte del giudice che
abbia emesso un provvedimento giudiziario in una controversia civile
segnata da un suo interesse personale. Secondo l' A. il problema va
risolto tenendo conto che occorre pur sempre presupporre la
sussistenza in capo all' agente dell' elemento soggettivo della
colpevolezza, qualificabile nel caso di specie come dolo. Occorrera'
quindi provare, in ogni caso, che il giudice, non astenendosi, ha
inteso strumentalizzare la propria funzione giurisdizionale per l'
inammissibile perseguimento di finalita' personali o comunque private
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| art. 324 c.p.
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