| L' elemento divino che permea tutta la realta' della Chiesa, e che e'
in fondo lo stesso mistero di Cristo, non solo non contrasta con l'
ordinamento giuridico della Chiesa, ma risulta anch' esso "visibile",
ossia umanamente comprensibile, proprio in cosiffatta forma
istituzionale data da Cristo alla sua "sposa". Cio' appare sia nei
vari "nomi" con cui la Chiesa e' designata nelle fonti, sia nei
rapporti di parziale coincidenza tra di essa e il regno di Cristo (la
cui "escatologia" sembra sinora un po' confusamente intesa), sia
infine nei vari elementi che costituiscono la realta' di fondo dell'
uno e dell' altro mistero, indubbiamente connessi, ma distinti. Lungi
dal ripugnare, infatti, alla giuridicita' della Chiesa, come
ordinamento di giustizia tra uomini, la connessione e parziale
coincidenza col regno di Cristo, che e' a sua volta "ordine" ma non
"ordinamento di giustizia", la conferma, e, per cosi' dire, la esige.
Ma, per veder cio', e' necessario possedere un autentico concetto
universale del diritto, positivo e non positivo.
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