| Continuando l' approfondimento del piano pastorale CEI, Comunione e
comunita', l' articolo riprende alcune suggestioni della cosiddetta
"mediazione culturale", di cui intende dare un' ulteriore fondazione
teologica ed evidenziare i due esiti e guadagni piu' significativi ai
fini di una ripresa, reciprocamente proficua, del dialogo
Chiesa-mondo. Cosi', da una parte, si riconosce che tutto cio' ch' e'
buono, vero e giusto nelle diverse culture con cui la Chiesa entra in
dialogo, non solo va rispettato e potenziato in se', ma dev' essere
anche individuato come valore gia' implicitamente cristiano (semina
Verbi); dall' altra, si ribadisce il ruolo insopprimibile che la
Chiesa ha nel provocare nelle diverse culture gli orizzonti nuovi
dello specifico cristiano (l' autentica deitas Dei, come fondamento
della vera laicita' dell' uomo e della cultura), cosicche' l'
esplicitazione dell' implicito corrisponde al compimento dell'
esperienza etica in quella messianica.
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