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| IDG830300121 | |
| 83.03.00121 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Editoriale
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| "Inefficienza storica" del Cristianesimo?
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| Civ. catt., vol. 4, an. 133 (1982), fasc. 3176 (16 ottobre), pag.
105-113
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D9291
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| Si afferma oggi da varie parti che il cristianesimo sarebbe stato
storicamente inefficace e che non si puo', percio', fare appello ai
principi cristiani per la costruzione d' un mondo nuovo. L'
editoriale, prendendo in esame queste affermazioni, mostra,
innanzitutto, quanto l' influsso del cristianesimo sulla civilta' e
sulla societa' sia stato grande e benefico. In particolare, osserva
che la prova piu' chiara dell' efficacia storica del Vangelo e' il
fenomeno della santita' cristiana. Infatti, i santi cristiani si sono
distinti per la grandezza delle loro opere di bene, per la corrente
di amore che hanno immesso nella storia umana. Non manca di rilevare
che nella storia cristiana ci sono anche pagine nere e fenomeni che
sono in radicale contrasto con il Vangelo. Ma essi sono dovuti al
peccato e all' infedelta' dei cristiani e non possono cancellare ne'
oscurare la fecondita' del Vangelo. Cosi', l' accusa che oggi si
rivolge al cristianesimo si muta in un richiamo ai credenti a
testimoniare l' originaria forza rivoluzionaria dell' amore cristiano
e a credere nella capacita' del Vangelo di essere il lievito d' un
mondo nuovo.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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