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| IDG820601359 | |
| 82.06.01359 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Alpa Guido
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| Natura del debito assicurativo e rivalutazione dei massimali
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| nota a Cass. sez. I civ. 5 maggio 1980, n. 2937
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| Giur. it., an. 134 (1982), fasc. 2, pt. 1A, pag. 275-278
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D31650
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| La decisione annotata afferma che nell' assicurazione della
responsabilita' civile l' obbligazione dell' assicuratore relativa al
pagamento dell' indennizzo dell' assicurato e' distinta ed autonoma
rispetto all' obbligazione di risarcimento cui quest' ultimo e'
tenuto nei confronti del danneggiato; cio' implica la qualificazione
di debito di valuta del rapporto tra assicurato ed assicuratore, non
soggetto a rivalutazione, e la qualificazione di debito di valore del
rapporto aquiliano tra assicurato e vittima del sinistro. L' A.
osserva che la questione in esame e' assai controversa ed analizza le
linee di tendenza interpretativa che si possono ricondurre a tre
modelli: la prima qualifica come debito di valore il debito contratto
dall' assicuratore, la seconda, in senso opposto, afferma che non vi
e' spazio per la rivalutazione dei massimali, posto che l'
assicuratore nel contratto si e' limitato a rispondere solo fino alla
cifra indicata; la terza tendenza e' intermedia tra le precedenti ed
e' quella accolta dalla Cassazione nella sentenza in esame.
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| art. 1917 c.c.
Cass. 20 luglio 1971, n. 2332
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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