| Nell' analizzare le fonti culturali, interne ed esterne, del
nazionalismo italiano l' A. ritiene di poter concludere che esso non
e' ricostruibile e narrabile se non come un momento della storia
unitaria dell' Europa. Nel nazionalismo italiano confluiscono, con
molte lacerazioni e contraddizioni, varie ed eterogenee tendenze,
talune di derivazione straniera (soprattutto francese e tedesca),
altre di tradizione nazionale (dall' eredita' della destra storica al
sindacalismo rivoluzionario del Corradini, dal mito della romanita'
al positivismo dei circoli crispini, dall' empirismo salandrino all'
elaborazione teorica di pensatori come Francesco Coppola, Alfredo
Rocco e Giovanni Gentile), nel delicato periodo del passaggio dal
predominio culturale del positivismo a quello del neo-idealismo. In
questo contesto, il nazionalismo ha rappresentato un momento di
lacerazione dell' unita' dello spirito dell' Europa, ma percio'
stesso ha finito per attestarne la realta'.
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