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| IDG830800171 | |
| 83.08.00171 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Ciaurro Luigi
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| Pier Paolo Portinaro, La crisi dello "Ius publicum europaeum". Saggio
su Carl Schmitt, edizioni di Comunita', Milano, 1982
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| Nuovi studi pol., an. 12 (1982), fasc. 3, pag. 140-143
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| F420
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| L' A. giudica il testo recensito come un primo tentativo di
ricostruzione organica del pensiero di Carl Schmitt compiuto dalla
scienza giuridica italiana, superando l' eccessiva frammentarieta'
degli interventi in argomento e inquadrando l' opera del giurista
tedesco come il sintomo piu' radicale, portato alle sue estreme
conseguenze, della crisi dello "jus pubblicum europaeum": crisi
dovuta al fatto che esso ha perso la capacita' di neutralizzare i
conflitti sia infrastatali sia interstatali. Al pessimismo
schmittiano, che sembra preannunciare, dopo la "morte di Dio", "la
morte dello Stato", risponde un certo ottimismo di Portinaro, il
quale ritiene ancora possibile l' esistenza dello Stato e di un
sistema internazionale come fattori capaci di operare per la
moderazione del conflitto, per il contenimento della guerra e per la
pace. E' il segno piu' evidente, secondo l' A., che l' adozione di
strumenti schmittiani non da' origine ad una visione necessariamente
"catastrofica" della conflittualita' contemporanea.
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