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147203
IDG830800173
83.08.00173 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Portinaro Pier Paolo
Hayek e la riforma della Costituzione
Nuovi studi pol., an. 12 (1982), fasc. 4, pag. 21-38
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
F421; F410
L' A. illustra la diagnosi di Hayek sulla crisi che ha colpito i sistemi democratici occidentali, divenuti a suo avviso "illiberali" da quando il baricentro della legislazione si e' venuto spostando dalle norme di condotta alle norme di organizzazione, alterando il principio della divisione dei poteri e trasformando di fatto l' organo legislativo, da autonomo antagonista delle istituzioni dell' esecutivo, in assemblea funzionalmente subordinata all' esercizio di compiti di governo. Di qui la proposta di riforma costituzionale avanzata da Hayek: istituzone di una assemblea legislativa, incaricata della normazione generale, e di una assemblea governativa, incaricata di varare i provvedimenti legislativi necessari all' attivita' di governo, nonche' di una Corte Costituzionale cui spetterebbe di dirimere le controversie relative alle competenze delle due Camere. Dopo aver illustrato i dibattiti e le perplessita' che la proposta di riforma costituzionale e di Hayek ha sollevato, l' A. conclude esprimendo il parere che essa resti su un piano della ragione troppo lontano dalla realta' perche' si possa pensare ad un concreto sforzo di attuaione dei suoi suggerimenti da parte di forze interessate al cambiamento. Ma proprio per questo suo carattere utopico essa acquista una forza di provocazione, sul terreno della progettazione costituzionale, ben maggiore a quella che caratterizza tante proposte pragmatistiche presenti nel dibattito contemporaneo.
Centro diretto da G.F. Ciaurro - Camera dei Deputati



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