| Nell' esaminare il valore e l' attualita' del pensiero di Croce a
trent' anni dalla sua morte, l' A. si sofferma, citando Eugenio
Montale, su cio' che vuol dire essere crociano in un paese che
intenda conservare e perfezionare le sue istituzioni democratiche: 1)
non transigere sulle questioni di principio; 2) non rinunciare al
senso della "pietas", alla partecipazione storica che collega il
presente con il passato; 3) essere cittadini di un' Italia che non
sacrifichi a nessun mito materialistico (violenza, forza, primato
delle forze economiche e vitali), che resti inseparabilmente legata
al modello della cultura umanistica e che serbi la sua peculiare
fisionomia e quei caratteri veramente spirituali che, in mancanza di
altre ricchezze, le sono stati impressi dal suo genio interiore e dal
suo destino storico.
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