| Dopo aver tracciato un profilo della formula factoring e delle varie
forme in cui puo' manifestarsi, l' A. pensa di ravvisare in essa una
contiguita' con il rapporto di agenzia, specificando che il contratto
trova il suo motivo di scambio nella corrispettiva provvigione che
viene rapportata agli affari conclusi. Inoltre, egli fa notare che,
siccome il contratto di agenzia e' disciplinato, nella vigente
legislazione, con norme di carattere dispositivo, si puo' considerare
la possibilita' di introdurvi tutte quelle clausole modificatrici che
lo rendano idoneo a rivestire, con una figura tipica, la formula in
argomento. L' A. concluderaffrontando la formula factoring con lo
sconto commerciale. Mette in rilievo che pur essendo due figure assai
vicine, presentano importanti differenze. Mentre il credito che si
presenta per lo sconto e', di regola, incorporato in un titolo di
credito, cio' non ricorre per il factoring; inoltre, in caso d'
inadempienza, il banchiere conserva l' azione di regresso, all'
opposto del factor che ha rinunziato alla rivalsa.
| |