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| IDG820600886 | |
| 82.06.00886 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Chiarloni Sergio
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| Considerazioni inattuali sul giudice onorario
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| relazione per un Convegno organizzato dall' Istituto Gramsci di Roma
sulla riforma del processo civile, Roma
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| Foro it., an. 107 (1982), fasc. 3, pt. 5, pag. 57-66
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| D02305
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| Le proposte di riforma dell' ordinamento giudiziario sono
essenzialmente di due tipi: da un lato ci si e' preoccupati di
intervenire all' interno della burocrazia giudiziaria con proposta
razionalizzatrici, volte ad ovviare a questo o a quell' inconveniente
denunciato dall' esperienza; dall' altro ci si e' battuti,
minoritariamente, per un sostanziale allargamento della
partecipazione dei laici (tecnici o no) all' amministrazione della
giustizia. E su questo secondo tipo che l' A. svolge alcune
considerazioni, prendendo le mosse dalle importanti aperture della
Costituzione (art. 102, comma 3 e 106, comma 2) verso la figura del
giudice cittadino. Ricorda i vari progetti aventi per oggetto il
giudice onorario susseguitisi negli ultimi anni e che sono sfociati
nel disegno di legge n. 2976, che attualmente pende davanti alla
Camera dopo esser stato approvato dal senato (n. 524/S), che
qualifica "senza dubbio il peggiore di tutti, in singolare contrasto
con il titolo alquanto pomposo adottato (Istituzione del giudice di
pace)". Svolge quindi un esame critico del suddetto disegno di legge,
il cui testo viene riportato pure in calce all' articolo, concludendo
coll' affermare che la riforma del giudice conciliatore, chiamata con
una mistificazione linguistica istituzione del giudice di pace, sara'
in futuro ricordata nel novero delle occasioni perdute.
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| art. 106 Cost.
art. 102 Cost.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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