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147400
IDG820900232
82.09.00232 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Cappelletti Mauro
La Corte Costituzionale nel sistema di governo italiano e nei rapporti con l' ordinamento comunitario
Riv. dir. proc., s. 2, an. 26 (1981), fasc. 4, pag. 613-636
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D0214; D87023; D87009; D95002
L' A. si propone qualche rapida riflessione personale su due temi di fondamentale importanza emersi nel convegno svoltosi a Firenze nei giorni 17-19 settembre 1981 sul tema "Corte Costituzionale e sviluppo della forma di governo italiana". Anzitutto quello della "politicita'" o "creativita'" del giudice costituzionale, che ha costituito il problema di fondo di tutto il convegno; ed in secondo luogo, il tema, di grande attualita', dei rapporti processuali fra Corte Costituzionale e ordinamento comunitario. Una prima conclusione, con particolare riferimento al primo tema, e' che la creativita', e quindi la "politicita'", della Corte si e' tradotta finora, nell' insieme, in un opportuno e spesso efficace contributo a migliorare il sistema costituzionale italiano, sia sul piano della protezione delle liberta' individuali e, un po' (o assai) meno, dei diritti sociali, sia sul piano dell'attuazione di un sistema di "checks and balances" senza del quale nessun sistema di governo puo' resistere alle tentazioni dell' autoritarismo esecutivo e dell' inefficienza parolaia dei regimi assembleari e partitocratici. Una seconda conclusione riguarda, invece, il secondo tema, circoscritto al solo problema del conflitto tra la nostra Corte Costituzionale e la Corte di Giustizia delle Comunita' europee, a seguito della famosa sentenza sul caso Simmenthal. L' A. ritiene sia il caso di parlare con fermezza a coloro che auspicherebbero una ridicola "guerra del Simmenthal" fra la Corte Costituzionale e la Corte di Giustizia delle Comunita', una guerra, anzi baruffa, nella quale la Corte italiana sarebbe del tutto isolata nel sostenere una tesi teoricamente sbagliata, di sapore nazionalistico, e per di piu' impraticabile. Se c' e' stato sul piano giuridico-normativo un progresso dell' Europa che non va perduto, questo sta proprio in quella serie di "arrets celebres" con cui la Corte di Giustizia, dal 1963-64 in poi, ha affermato e difeso il principio della diretta applicabilita' e della preminenza del diritto comunitario. Nessuno vorra' seriamente vedere distrutto anche questo poco ch' e' stato costruito, cosi' faticosamente, nello sforzo di recuperare un minimo di coesione ed un barlume di futuro a un' Europa che, proprio per l' esasperarsi e il degenerare dell' ideologia dello Stato-Nazione, e' stata al centro di tragedie dolorose, tra cui due guerre mondiali.
art. 11 Cost. art. 101 Cost. art. 177 Tr. CEE art. 189 Tr. CEE
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