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147401
IDG820900233
82.09.00233 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tarzia Giuseppe
Le istruzioni del giudice alle parti nel processo civile
Riv. dir. proc., s. 2, an. 26 (1981), fasc. 4, pag. 637-664
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D40403; D95005
Due recenti pronunzie della Corte Costituzionale hanno richiamato l' attenzione su di un istituto che presenta soltanto alcune sporadiche applicazioni nel nostro diritto positivo, ma trova invece significative conferme e sviluppi in altri ordinamenti, pure appartenenti a diverse famiglie giuridiche. Si tratta delle istruzioni, o degli avvertimenti, che l' ufficio giudiziario (il giudice, ma talora anche il cancelliere o l' ufficiale giudiziario o altro ausiliare di giustizia) deve dare alle parti intorno ai poteri processuali loro conferiti dalla legge, ed ai termini e modi per il loro esercizio sia nella disciplina dei ricorsi amministrativi che in quella di alcuni processi civili speciali. Il valore politico dell' istituto, la sua affermazione e poi il suo declino nelle proposte di riforma, negli interventi legislativi e nelle interpretazioni dottrinali nel nostro Paese costituiscono oggetto di particolari considerazioni e di approfondite analisi da parte dell' A. il quale, dopo alcuni cenni di diritto comparato, si sofferma particolarmente sulla c.d. socializzazione del processo civile, sulla tutela del contraddittorio e istruzione (quanto meno) della parte non costituita o non assistita da difensore con i relativi profili di legittimita' costituzionale ed i conseguenti effetti dell' omessa od erronea informazione anche nella prospettiva de jure condendo.
art. 82 c.p.c. art. 314 c.c. art. 415 c.p.c. art. 416 c.p.c. art. 3 Cost. art. 24 Cost. art. 641 c.p.c. art. 47 d.p.r. 30 aprile 1970, n. 639 art. 1 d.p.r. 24 novembre 1971, n. 1199 art. 92 l. fall. C. Cost. 4 luglio 1979, n. 58 C. Cost. 22 aprile 1980, n. 61
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