| l' a. rileva che la crisi in atto e' dominata dai tentativi del
presidente della repubblica di guidarne lo svolgimento, secondo il
modello costituzionale. l' a. afferma che, a seguito del dibattito
parlamentare voluto dal presidente pertini, c' e' stata una crisi ne'
extra - parlamentare ne' parlamentare (caratterizzata cioe' dal voto
di sfiducia). la crisi si e' aperta senza inutili formalismi. l' a.
ritiene criticabile il rifiuto da parte di pertini di ricevere alle
consultazioni il segretario del partito radicale jean fabre perche'
non parlamentare. a giudizio dell' a., tale rifiuto e' una
illegittima interferenza nell' autonomia statutaria del partito, e
dimostra l' ottica parlamentare in cui pertini vede la crisi. tale
ottica valorizza il ruolo del presidente del consiglio. l' a. osserva
che attraverso la scissione tra momento programmatico e scelta dei
ministri sarebbe possibile recuperare l' autorita' presidenziale e la
centralita' del parlamento. a risolvere il groviglio politico,
tuttavia, non basta la purezza costituzionale; ne' vale la proposta,
avanzata da taluni, di un governo "paritario".
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