| L' A. esamina criticamente i dati risultanti dalle relazioni dei
monasteri della congregazione degli Olivetani nell' ambito di un'
inchiesta promossa dal Papa Innocenzo X nel 1649, diretta alla
generalita' degli ordini monastici in previsione di una riforma.
Fonte dei dati, un manoscritto dell' Archivio di Stato di Genova che
l' A. cita come "Speditioni diverse". Il saggio si sofferma ad
esaminare soprattutto il bilancio degli 81 monasteri sparsi in tutta
Italia ed articolati in 6 provincie. Le considerazioni riguardano in
primo luogo le entrate della congregazione e dei singoli cenobi,
mettendo in evidenza le situazioni comuni e le differenze tra regione
e regione; anche le uscite riguardano la generalita' dell' ordine e
le particolarita' di ogni singolo centro. Soprattutto queste ultime
illuminano sulla vita interna e quotidiana del monastero,
caratterizzata ora da un austero tenore, come nella provincia del
Veneto, ora da eccessiva larghezza, come nel Napoletano e in Sicilia.
Nel complesso il saggio delinea un quadro abbastanza esauriente della
situazione e della vita monastica degli Olivetani, caratterizzata da
un sostanziale equilibrio, nonostante alla meta' del '600 sia in
lieve flessione il numero dei monaci accolti nell' ordine, in
conseguenza non tanto di un calo di vocazioni, quanto alla necessita'
di contenere le spese dell' organizzazione.
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