| La ripresa del Pinerolese, dopo le scorrerie ungare e saracene, con
nuovi insediamenti e occupazioni di terreni abbandonati, trova
conferma anche nella fondazione di nuove chiese e monasteri.
Importanti, per la posizione di prestigio e rilevanza economica, i
monasteri benedettini di Cavour e di Pinerolo, sorti rispettivamente
nel 1073 e nel 1064. Tutta una serie di documenti prova la donazione
di numerose chiese della zona al monastero di Cavour, quasi tutte
dotate di un proprio patrimonio fondiario. Donazioni di chiese furono
fatte in quel tempo anche al monastero di Pinerolo. Anche altri enti
ecclesiastici appaiono presenti nel Pinerolese nei secoli XI e XII,
come la prevostura di Oulx, con alle dipendenze le chiese dell' alta
Val Chisone e quella di Vezzolano, controllante la Val Pellice fino a
Luserna. Ad esigenze che non sono invece soltanto di ordine
religioso, o politico ed economico, rispondono le certose di
Buonluogo e di Molare di Bricherasio, che servono ad accogliere
giovani di famiglie signorili della zona, onde evitare la rovina di
patrimoni con troppe spartizioni.
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