Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


147442
IDG820200199
82.02.00199 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Crocella Carlo
La crisi finanziaria dello Stato Pontificio nelle trattative per l' adesione della Santa Sede alla convenzione monetaria del 1865
Riv. st. Chiesa It., an. 27 (1973), fasc. 2, pag. 404-425
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D9282; D189
Il governo dello Stato Pontificio cerca di accedere all' Unione monetaria costituita il 23 dicembre 1865 fra Belgio, Francia, Svizzera ed Italia, con riguardo al peso, al titolo, al diametro, al corso delle monete d' oro e d' argento. Le trattative condotte mettono in luce la gravita' della crisi economica e finanziaria in cui versava lo Stato Pontificio, in particolare per l' eccessiva svalutazione delle monete divisionarie d' argento in corso, le quali, oltre che essere a titolo ridotto, circolavano in quantita' piu' che cinque volte superiore alle condizioni necessarie per l' ingresso nell' Unione. Poiche' le condizioni monetarie dello Stato romano non erano chiaramente tali da consentirgli l' ingresso nell' Unione, a giudizio dell' A., le trattative condotte dal card. Antonelli non furono che un espediente ingegnoso e nello stesso tempo disperato per evitare, procrastinandolo, il tracollo economico e finanziario delo Stato. Quando ormai il tracollo non potrebbe piu' essere evitato, giunge la presa di Roma il 20 settembre 1870; cosicche' questa, conclude l' A., puo' paradossalmente sembrare l' ultimo espediente del card. Antonelli per uscire da una situazione ormai incancrenita e procedere ad organizzare una condizione economica piu' stabile e sicura, in cui la S. Sede potesse continuare a svolgere liberamente la sua attivita'.
Ist. storia del diritto - Univ. MI PV



Ritorna al menu della banca dati