| Il telegramma del 13 luglio 1870 manipolato dal Bismarck e ridotto ad
un testo che poteva sembrare offensivo per la Francia induce questa
Nazione a dichiarare, con troppa leggerezza, la guerra alla Prussia.
Un assurdo pretesto per una guerra disastrosa, ultimo sussulto dell'
impero francese ormai in decadenza di fronte all' affermarsi dell'
aspirazione nazionale tedesca all' unita' della Germania. L' A.
esamina anche le origini piu' remote del conflitto e le indica in una
serie di errori e incertezze di Napoleone III per un lato, e per l'
altro nelle geniali mosse del Bismarck, manifestatesi in particolare
in occasione dell' insurrezione polacca del 1863, nella questione dei
ducati dell' Elba, sfociata nella guerra austro-prussiana del 1866,
nell' innesto in questa guerra della questione italiana della
Venezia. Gli errori e le incertezze di Napoleone finirono con il
fargli perdere l' amicizia della Russia, senza che egli riuscisse per
contro a concludere un' alleanza con l' Austria e con l' Italia e
senza impedire l' affermarsi della Prussia ai confini con la
Germania. Sicche', quando viene proposta la candidatura del principe
Leopoldo al trono di Spagna, in Francia si scatena un' ondata di
esaltazione collettiva contro quella che sembrava una nuova
affermazione prussiana, che finisce per sfociare nella disastrosa
guerra.
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