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147542
IDG821200374
82.12.00374 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Piacentini M. Piero
Spunti critici in tema di tempestivita' delle riserve nell' appalto di opere pubbliche
nota a Cass. sez. I 20 gennaio 1981, n. 476
Riv. giur. edil., an. 24 (1981), fasc. 4, pt. 2, pag. 213-226
D1213
La sentenza annotata, secondo l' A., avrebbe dovuto costituire nelle intenzioni della Corte di Cassazione una pronuncia che stabilisse un punto fermo in tema di riserve nell' appalto di opere pubbliche. La Suprema Corte compie delle affermazioni di principio che, a detta dell' A., se dovessero diventare ius receptum, finirebbero con lo stravolgere il complesso sistema delle riserve in tema di appalti pubblici, trasformando l' istituto in una vera e propria "macchina per decadenze". L' A. a riprova dell' assunto, analizzato l' istituto in parola, critica i due punti su cui la sentenza, a suo giudizio, cade in contraddizione e cioe': quello dell' onere di iscrizione di riserva anche nel caso di contabilita' "di comando", e quello in cui si riconosce come sede obbligatoria di riserva il verbale di ripresa dei lavori dopo la sospensione.
r.d. 25 maggio 1895, n. 350 art. 1175 c.c.
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