Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


14758
IDG791300469
79.13.00469 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
gorresio vittorio
nessuna legge vieta di lavorare
Stampa, an. 113 (1979), fasc. 31 (8 febbraio), pag. 1
d02137; d02115
durante una crisi ministeriale il parlamento cessa ognilattivita' con conseguenze gravi qualora la crisi duri settimane o mesi. l' onorevole francesco colucci (psi, milano) ha proposto di rivedere la prassi: suggerisce di continuare a lavorare almeno in sede di commissioni straordinarie. ma i capigruppo della camera riuniti a montecitorio hanno respinto la proposta. nel comunicato conclusivo si ammette solo qualche eccezione: approvazione del bilancio dello stato; eventuali ratifiche di trattati internazionali; l' esame di progetti di legge per i quali vi sia riconoscimento unanime e la non incidenza sullo svolgimento della crisi in corso. l' a. critica la mancata volonta' di instaurare norme innovatrici ricorrendo alle solite eccezioni. l' affermazione che, in tempi di crisi, mancando un rappresentante del governo viene a mancare il naturale contraddittore del parlamento, e', secondo l' a., pretestuosa. tale argomento, dice l' a., vale per leggi che coinvolgano l' indirizzo politico generale ma non certo per i provvedimenti di ordinaria amministrazione o per quelli gia' approvati da uno dei rami del parlamento. non bisogna dimenticare che alla fine di una legislatura decadono tutti i provvedimenti gia' approvati da una sola delle camere obbligando la legislatura successiva a ricominciare tutto da capo. tutt' altro che bella prospettiva, aggiunge l' a., in un quadro parlamentare come quello italiano eternamente ansimante. l' a. sostiene che 2 sarebbero i vantaggi qualora il parlamento continuasse a lavorare: i dibattiti proseguiti nelle 2 camere avrebbero un risultato piu' efficace rispetto alle consultazioni che avvengono nel salotto del presidente, forse favorendo la soluzione della crisi. inoltre, aggiunge l' a., si parla tanto di "centralita'" del parlamento come meta nel quadro della riforma del sistema ma la conferenza dei capigruppo ha perso l' occasione buona per affermarla.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



Ritorna al menu della banca dati