| L' A. ritiene che la questione dei comprensori vada vista,
soprattutto, come una questione di "efficienza amministrativa", e che
il problema vada affrontato articolando il territorio in due livelli
circoscrizionali: al primo c' e' il Comune attuale, che viene
conservato e che costituisce l' "unita' politica di base"; al
secondo, invece, c' e' un organismo sovracomunale, che costituisce l'
"unita' gestionale di base", cui spetta il compito di
razionalizzazione amministrativa. Esamina quindi come questo processo
di razionalizzazione sia stato avviato in altri Paesi europei e in
particolare in Italia, accennando alle difficolta' attuali, e alle
possibilita' di intervento sia nei territori montani che nel restante
territorio. Affronta, infine, il problema della "definizione" degli
ambienti comprensoriali, prendendo come modello la soluzione lombarda
di cui alla legge n. 52 del 1975, entrando nel merito delle funzioni
dell' organismo comprensoriale e concludendo col far cenno agli
aspetti procedurali della questione.
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