| Dopo aver evidenziato tre aspetti caratterizzanti della nostra
costituzione, cioe' la tutela anche dei diritti economico sociali, il
decentramento regionale, e la nascita della Corte Costituzionale, l'
A., che fu membro dell' Assemblea Costituente, ricorda come la Corte
Costituzionale, creata essenzialmente per controllare la legge dopo
che e' entrata in vigore, non abbia avuto la nascita facile, perche'
rappresentava una novita', e perche' il Parlamento era perplesso
sulla creazione di un organo che avrebbe potuto un domani cancellare
le leggi, che esso avrebbe votato, ed infine anche per la definizione
della sua composizione. Illustra quindi le funzioni della Corte
Costituzionale e come le questioni arrivino ad essa quando abbiano
gia' superato il vaglio della Magistratura: sono queste le c.d.
questioni "incidentali"; oltre queste la Corte Costituzionale esamina
anche le questioni sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello
Stato e su quelli tra Stato e Regioni e tra le Regione; deve, ancora
esaminare le richieste di referendum, ed infine e' chiamata a
decidere, assumendo veste penale, sulle accuse promosse contro il
Presidente della Repubblica ed i ministri a norma della Costituzione.
A tal proposito l' A. esprime l' avviso che la Costituzione debba
essere rivista nel senso che, ove si dovesse giudicare un Ministro
per un reato di carattere comune, di questo dovrebbe rispondere
davanti ai Tribunali ordinari. Conclude ricordando che la Corte
Costituzionale, insieme al Presidente della Repubblica, e' garante
nel nostro Paese dell' attuazione della Costituzione.
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