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Documento


147706
IDG821200556
82.12.00556 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Brignola Francesco
Sulla natura giuridica del ricorso per violazione del giudicato
intervento al XXVII Convegno di studi amministrativi su "Il giudizio di ottemperanza" organizzato dal Centro Studi Amministrativi dell' Amministrazione provinciale di Como, Varenna, 17-19 settembre 1981
Cons. Stato, an. 23 (1982), fasc. 1, pt. 2, pag. 75-80
D15305; D15313
L' A. esclude ogni alternativita' del normale ricorso per motivi di legittimita' nei confronti dell' atto con cui la Pubblica Amministrazione ha operato sulla materia che ha formato oggetto del giudicato (ricorso per violazione del giudicato) ed il ricorso per l' esecuzione del giudicato (giudizio di ottemperanza). A suo parere rientra piu' propriamente nell' area della violazione il provvedimento di riproposizione o rinnovazione dell' atto annullato, il che avviene per gli atti a contenuto intrinsecamente sfavorevole per il destinatario, in quanto diretti a soddisfare un interesse pubblico confliggente con quello privato (rinnovazione di atti di espropriazione). Gli atti di questo tipo non possono infatti costituire esecuzione del giudicato e non sono quindi sottoposti al sindacato di merito, poiche' in questi casi l' annullamento dell' atto lesivo non richiede un' esecuzione in senso di rinnovazione, essendo l' interesse della parte nel senso della non rinnovazione. L' A. prospetta infine, senza pero' prendere posizione al riguardo, la possibilita' di considerare affetti da vizio di legittimita' gli atti che, pur non ricollegandosi direttamente al potere in precedenza esercitato, tendono a raggiungere il risultato posto nel nulla dall' annullamento giurisdizionale. Formula tale proposta sulla base della considerazione che il giudicato contenga un comando di carattere normativo a non perseguire comunque il risultato prodotto dall' atto annullato.
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