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147714
IDG821200567
82.12.00567 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pieracci Stefano
Le associazioni intercomunali: note sull' esperienza toscana
Regioni, an. 10 (1982), fasc. 1-2, pag. 37-52
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D1420; D03130
L' A. a commento della legge 17 agosto 1979, n. 37 della Regione Toscana che ha suddiviso il territorio regionale in 33 associazioni intercomunali, delimitanti gli ambiti dei servizi socio-sanitari, richiama i presupposti e le difficolta' di tali modificazioni. L' obiettivo, nato con il d.p.r. n. 616/77, era di creare il Comune come ente generale di amministrazione, destinatario delle funzioni delegate dalle Regioni, ma sorsero subito difficolta' di ordine finanziario e strutturale. Venne, quindi, sulla base della possibilita' offerta dall' art. 25 del D.P.R. 616/77, attuata una soluzione associativa-cooperativa fra i Comuni per favorire la delega delle funzioni regioanali. Nacquero cosi' le associazioni intercomunali formate dagli eletti nei vari consigli comunali e rette da uno Statuto, comportanti un generale ripensamento sul ruolo e sull' autonomia comunale. Le associazioni intercomunali sono oggi previste da 8 leggi regionali toscane che riguardano tra l' altro le materie: bellezze naturali, recupero del patrimonio edilizio, tutela delle acque, agricoltura, foreste e alimentazione, edilizia residenziale pubblica, formazione professionale, strutture di ospitalita'. Esse funzionano come strumenti di gestione delle attivita' che richiedono una dimensione piu' ampia di quella comunale
l.r. TO 17 agosto 1979, n. 37 art. 25 d.p.r. 24 luglio 1977, n. 616
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