Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


14779
IDG791300492
79.13.00492 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
ferri mauro
la conciliazione cinquant' anni dopo
Umanita', an. 11 (1979), fasc. 34 (11 febbraio), pag. 1
d9420; d943; d944
l' a. osserva che il trattato del 1929 rappresento' la soluzione giuridica del problema della indipendenza della santa sede rispetto ad ogni potere statuale. lo stato risorgimentale aveva dato una soluzione unilaterale al problema con la legge delle guarentigie: con essa la santa sede godeva di liberta' e indipendenza. si trattava di riconoscere la sovranita' della santa sede sul suo territorio. di fronte alla chiesa cattolica vi era ormai lo stato fascista; in vaticano vi era pio xi. non mancarono interessi particolari sia da parte di mussolini che del papa. fu accettato l' articolo 7 della costituzione. anche coloro che votarono contro, non vollero rimettere in discussione i patti. negli anni 50 sorse l' esigenza della revisione, dapprima da parte delle forze laiche e socialiste, poi via via da parte del mondo cattolico. la proposta di revisione diviene attuale negli anni '60. e', del resto, alla luce delle deliberazioni stesse del concilio vaticano ii e delle sue applicazioni che la politica dei concordati dovrebbe essere superata; ci sono tuttavia situazioni nelle quali essa sembra tornare di attualita'. l' a. auspica che l' esperienza della chiesa cattolica polacca non provochi in papa giovanni paolo ii nostalgie concordatarie. il problema del concordato, osserva l' a., e' superato; si tratta solo di definire alcuni accordi particolari.
art. 7 cost.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



Ritorna al menu della banca dati