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14781
IDG791300494
79.13.00494 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
cucchiarelli paolo
una mutata realta' politico-culturale impone una diversa concezione dei rapporti tra stato e chiesa. evitare le ambiguita' del testo per non vanificare lo spirito dell' accordo
Umanita', an. 11 (1979), fasc. 34 (11 febbraio), pag. 4
(testo con illustrazioni)
d9420; d943
(Sommario: se nell' iniziativa non tutto va bene, sembra tuttavia inutile mettere in risalto i motivi positivi che costituiscono le premesse per affrontare il problema nella giusta luce)
finalita' della revisione del concordato in atto e' l' esplicitazione delle implicazioni e dei sottintesi culturali che preludono il testo attuale: un testo non chiaro, infatti, rischia di essere strumento di distorte interpretazioni. lo spirito della costituzione (per lo stato) e la lezione del concilio (per la chiesa) forniscono la giusta luce per definire la trattativa. il conflitto, osserva l' a., e' superato nel pluralismo sociale e istituzionale insito nella carta costituzionale. l' a. auspica coerenza nella attuazione dei limiti di competenza. questi alcuni dei passi fondamentali della bozza: si prende atto che con la costituzione e' stato abolito il primo articolo dello statuto albertino richiamato nei patti lateranensi; si riconosce piena liberta' alla chiesa; si delinea meglio la separazione fra l' ordine proprio dello stato e l' ordine proprio della chiesa. i tre nuclei piu' discussi riguardano: matrimonio, insegnamento religioso nelle scuole, beni economici e di enti ecclesiastici. in materia di matrimonio, l' a. afferma che la differenza di giurisdizione e di disciplina non deve condurre alla totale differenza di riti celebrativi. anche in campo scolastico si passa ad un regime di libera scelta; l' a. ritiene piu' opportuni un insegnamento di cultura religiosa obbligatorio per tutti e un altro facoltativo per le diverse confessioni. per gli enti e i beni ecclesiastici, l' accordo rinvia alle leggi italiane. quanto ai benefici economici, l' a. rileva la necessita' di verifiche sulla "finalita' di culto e di religione" degli enti. l' a. propone una voce tributaria richiesta volontariamente dai contribuenti cattolici che volessero versare le congrue per parroci e altri sacerdoti. l' a. auspica che le forze politiche ricerchino punti di collaborazione, non punti di contrapposizione nel corso del dibattito.
art. 7 cost.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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