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Documento


149051
IDG831000005
83.10.00005 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Branco Maurizio
Fisco: manette e sanatoria
Comm. trib. centr., an. 14 (1982), fasc. 3, pt. 2, pag. 399-401
D20; D2154; D2191; D2195; D2153
Secondo l' A. la lotta che il Legislatore (ispirato da nobili intenti di giustizia tributaria, ma spesso influenzato da spinte demagogiche e da una disordinata emotivita' popolare) ha ingaggiato contro l' evasione fiscale puo' portare a conseguenze pericolose se si accetta l' idea che il contribuente venga sottratto alla competenza tecnica del giudice naturale tributario e consegnato immediatamente alla competenza (o, meglio, all' incompetenza) del giudice penale. L' Associazione Nazionale Tributaristi Italiani ha commentato criticamente la nuova formulazione del disegno di legge sulla repressione dell' evasione fiscale, con previsione di sanatoria per i rapporti d' imposta non definiti, sottolinenando l' esigenza di migliorare invece la disciplina dell' "iter" contenzioso tributario, rendendolo piu' razionale e spedito. Il disegno di legge in argomento appare criticabile in particolare in quanto antepone il riassetto del sistema punitivo alla sanatoria dell' arretrato, non discerne adeguatamente tra ipotesi dolose ed ipotesi di mera colpa, avalla in alcune fattispecie la mala fede del contribuente, discrimina a favore dell' evasore totale rispetto a quello parziale e fa uso di espressioni tecnicamente generiche. L' A. auspica che, intervenuta l' opera di smaltimento del condono e subentrata da parte del fisco una maggiore consapevolezza delle buone ragioni di diffidenza del contribuente, vengano poste le basi di una normativa fiscale severa nelle sanzioni, ma chiara e ponderata nei precetti.
Ist. dir. tributario - Univ. GE



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