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Documento


149066
IDG830900158
83.09.00158 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tranchina Giovanni
I rapporti tra giudice istruttore e pubblico ministero nell' impianto originario del codice Rocco
relazione svolta al Convegno su "Il giudice istruttore tra accusa e giurisdizione", Salerno, 21-23 maggio 1982
Riv. dir. proc., s. 2, an. 37 (1982), fasc. 3, pag. 422-432
D60304; D612; D615; D60303
L' A. esamina i rapporti tra giudice istruttore e pubblico ministero nei limiti di precisi punti di riferimento individuati nelle principali "occasioni d' incontro" tra i due organi di giustizia nelle due fasi istruttorie del processo penale: l' istruzione sommaria e l' istruzione formale. Dalla rilevazione, poi, del "comportamento" dei due soggetti nel corso di queste "occasioni d' incontro" l' A. coglie, abbastanza agevolmente, i tratti fisionomici che caratterizzano la figura del giudice istruttore nel sistema voluto dal legislatore del 1930 ed evidenzia le gravi carenze, nel settore in esame, di un sistema che, confondendo i due distinti ruoli processuali, e' portatore di conseguenze gravemente negative sul piano della funzionalita' come su quello delle garanzie. Puntualizzato, quindi, il tardo inizio di quella che e' stata chiamata la "stagione del garantismo", lo stesso A. sottolinea, in conclusione, la necessita' di rompere gli indugi e di dar vita ad un nuovo processo penale che, a distanza ormai di mezzo secolo dal codice del 1930, appare urgente e non piu' rinviabile.
art. 76 c.p.p. art. 234 comma 2 c.p.p. art. 262 comma 1 c.p.p. art. 295 c.p.p. art. 298 c.p.p. art. 303 c.p.p. art. 305 c.p.p. art. 370 c.p.p.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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