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| IDG830900171 | |
| 83.09.00171 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Gallo Armando
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| In tema di applicazione dell' art. 99, comma 2, legge n. 689 del
1981, in costanza del d.p.r. n. 744 del 1981
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| nota a Cass. sez. V pen. 24 febbraio 1982 03
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| Giust. pen., an. 87 (1982), fasc. 6, pt. 3, pag. 325-328
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D60414; D64040
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| La Suprema Corte ha ritenuto prevalente la declaratoria di estinzione
del reato per amnistia sulla formula di proscioglimento per
improcedibilita' dell' azione penale per mancanza di querela. L' A.,
nell' annotare detta pronuncia, dissente da tale orientamento.
Ritiene, infatti, che nel caso in questione l' amnistia, entrata in
vigore successivamente (d.p.r. 744/81), non puo' pregiudicare, anche
in applicazione del principio del "favor rei", una situazione
giuridica gia' acquisita dall' imputato, di sentire dichiarare
improcedibile l' azione, in forza di una legge gia' in vigore (art.
99 l. 689/81). D' altronde, la declaratoria di improcedibilita' ha
carattere di pregiudizialita' logica rispetto a quella di estinzione
del reato, ne' si puo' ritenere che l' enumerazione di cui all' art.
152 c.p.p. crei un ordine di rigorosa precedenza tra le varie cause
di non punibilita'.
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| art. 99 l. 24 novembre 1981, n. 689
d.p.r. 18 dicembre 1981, n. 744
art. 152 c.p.p.
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