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Documento


149093
IDG830900189
83.09.00189 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Carulli Nicola
A che servono queste riforme?
Schema della relazione tenuta il 19 giugno 1982 nelle giornate di studio di Ariano Irpino
Giust. pen., an. 87 (1982), fasc. 8-9, pt. 3, pag. 515-523
F4252; D6; D68
Le innovazioni che il legislatore dovrebbe apportare al corpo di norme contenute nel codice di procedura penale dovrebbero essere volte a soddisfare esigenze sempre piu' avvertite (come la celerita' dell' iter processuale e una maggiore dialettica tra accusa e difesa), instaurando una regolamentazione codificata (o modificando quella gia' esistente), stabile e destinata a durare nel tempo. Ha operato in tale direzione la l. 689/81 (c.d. sulla depenalizzazione), la quale, pur con imperfezioni, ha tuttavia evidenziato una nuova linea di tendenza verso nuove forme procedimentali aventi caratteri di definitivita'. Sovente pero' i provvedimenti legislativi diretti in tal senso sono ispirati da esigenze contingibili e provvisorie, aggravando in tal modo la oramai insostenibile frammentarieta' della legislazione in materia e rendendo difficoltosa l' opera dell' interprete.
l. 24 novembre 1981, n. 689
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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