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| IDG830900303 | |
| 83.09.00303 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Albeggiani Ferdinando
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| Osservazione a Trib. L' Aquila 15 aprile 1982
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| Foro it., an. 108 (1983), fasc. 2, pt. 2, pag. 88-90
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D51113; D51201; D31350; D51115; D30706
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| L' A. illustra la sentenza per la particolarita' delle questioni
affrontate. Il provvedimento, risoltosi con una generale sentenza di
proscioglimento, riguarda una serie di accuse mosse ad alcuni
magistrati per il modo come avrebbero esercitato la funzione
giurisdizionale in relazione alla vicenda giudiziaria relativa al
fallimento della societa' del gruppo amministrato dai fratelli
Caltagirone. Il proscioglimento degli imputati si basa, in buona
parte, su considerazioni di fatto, per quanto riguarda i componenti
della sezione fallimentare del Tribunale di Roma, accusati di aver
realizzato un' ipotesi di abuso d' ufficio, per danneggiare i
Caltagirone, attraverso l' emissione di decreti di cattura in
usurpazione dei poteri spettanti alla Procura della Repubblica. Sono
affrontate, invece, alcune questioni di diritto per quanto riguarda
il comportamento del presidente anziano della sezione fallimentare
del Tribunale di Roma, che si era rifiutato di presiedere il
collegio, accusato del reato di interesse privato in atti di ufficio,
o di omissione di atti d' ufficio. Infine la pronuncia tocca il
problema della configurabilita' del reato di abbandono o turbamento
dell' ufficio previsto dall' art. 333 c.p..
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| art. 328 c.p.
art. 333 c.p.
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