| L' A. espone innanzitutto i principi generali sui quali si fonda la
responsabilita' professionale del medico, con particolare riguardo
agli obblighi, ai poteri e ai diritti. In riferimento alla
responsabilita' del medico specialista, considera poi il problema con
particolare riguardo allo psichiatra, specialmente in ambito
ospedaliero, e sottolinea l' esigenza di una revisione e di un
aggiornamento in tale settore alla luce della nuova normativa
introdotta nel campo della assistenza psichiatrica a seguito della
legge n. 180 del 1978, poi inserita nella legge n. 833 del 1978
concernente l' istituzione del servizio sanitario nazionale. In tale
prospettiva sono indicate, con particolare riferimento all' attivita'
di diagnosi e cura, le ipotesi di errore professionale del medico
psichiatra che si possono configurare al momento del ricovero del
paziente (volontario o obbligatorio), ai nuovi criteri che
giustificano il c.d. ricovero "coattivo", agli eventuali errori
relativi ai giudizi diagnostici che nel corso del ricovero consentono
di trasformare un ricovero obbligatorio in volontario (e
inversamente), ai problemi di assistenza e di sorveglianza del
paziente psichiatrico prima e durante il ricovero. Considerata infine
la situazione di grave difficolta' che attualmente sussiste per la
mancanza o carenza di mezzi e personale adeguati ai fini della
diagnosi e del trattamento, sia in sede ospedaliera che extra
ospedaliera, l' A. sottolinea la necessita' di distinguere, in tale
prospettiva, l' eventuale responsabilita' personale dello psichiatra
da quella dell' Autorita' preposta alla attuazione della legge,
ovvero da eventuali lacune o contraddizioni della stessa legge di
riforma. Ne consegue pertanto, in quest' ultima ipotesi, l' esigenza
di modificare, in alcuni punti, la legge attualmente in vigore.
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