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| IDG820900493 | |
| 82.09.00493 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Gaito Alfredo
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| Latitanza e dichiarazione di contumacia
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| nota a App. Lecce 18 novembre 1980
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| Giur. it., an. 134 (1982), fasc. 5, pt. 2, pag. 233-236
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D6241; D61129
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| La latitanza, se non costituisce piu' per il diritto vigente una
condizione gravatoria per l' imputato, costituisce tuttavia uno stato
di illegittimita'. Se la latitanza perdura anche al momento dell'
inizio del dibattimento, non e' necessaria, ne' a forziori determina
nullita' la omissione, la pronuncia della dichiarazione di
contumacia. La soluzione ora prospettata del giudice d' appello non
pare condivisibile. L' equivoco e' evidente, posto che la situazione
di latitanza denota unicamente il volontario sottrarsi alla cattura
ovvero alla carcerazione ma non incide sulla disciplina della
costituzione del rapporto processuale dibattimentale. L' art. 498
c.p.p. non stabilisce alcuna presunzione legale di contumacia a
carico dell' imputato latitante. Ogni altra interpretazione si
risolverebbe nel recupero di una concezione vessatoria della
latitanza.
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| art. 498 c.p.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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