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| IDG791300644 | |
| 79.13.00644 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| buono antonio
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| il diritto dimezzato
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| Giornale, an. 6 (1979), fasc. 52 (3 marzo), pag. 12
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| d02138; d021432; d0402
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| l' a. ritiene che il nostro sistema giudiziario e' fondato su un
doppio grado di giurisdizione con il ricorso in cassazione. tale
eventualita' viene pero' a mancare nel caso che il reo sia un
ministro poiche' in tale caso e' la corte costituzionale che giudica
e la sentenza puo' solo essere soggetta a revisione da parte della
corte stessa. questa e' una grave discriminazione difficile da
affrontare, poiche' se non devono esistere processi inappellabili
solo per una parte dei cittadini, allo stesso tempo appare
improponibile sia una corte costituzionale di appello o di cassazione
che il sottoporre il giudizio della corte costituzionale in
procedimenti di accusa ad una autorita' diversa. la messa in stato di
accusa in tali casi, inoltre, rischia di essere influenzata
eccessivamente dalle idee politiche dei preposti al giudizio perche',
e la legge stessa in merito lo afferma, essi sono scelti con un
criterio che rispetta la proporzionalita' parlamentare e non
necessariamente la loro capacita' e fede democratica.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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