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Documento


149908
IDG830700085
83.07.00085 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Recchi Paolo
Su alcuni problemi posti dalla nuova disciplina dei contratti agrari
l. 3 maggio 1982, n. 203
Nuovo dir. agr., an. 9 (1982), fasc. 2, pag. 327-331
D9140; D9148
L' A. ritiene che la legge in esame attribuisca al mezzadro un diritto potestativo di chiedere la conversione i cui effetti si producono automaticamente a seguito della comunicazione del mezzadro al concedente. Spetta a questi, ove si opponga, provare in giudizio la mancanza dei requisiti di legge. Si sofferma poi su alcuni problemi relativi ai rapproti a miglioria infratrentennali. Al concessionario spetta, a suo avviso, la scelta della disciplina legislativa piu' favorevole con riguardo al corrispettivo o al riparto dei prodotti. La scelta operata per un singolo profilo non vincola tuttavia il concessionario sotto profili diversi, fermo restando che non puo' operarsi una commistione normativa tra le varie discipline complessive dettate per i singoli rapporti. Secondo l' A., in mancanza di un' espressa dichiarazione, l' applicazione di qualche norma sull' affitto non puo' interpretarsi come volonta' del concessionario di trasformare il rapporto, al termine dei trent' anni, in affitto. Conclude sottolineando l' importanza della determinazione, da parte delle regioni, dei requisiti dell' unita' produttiva, ed espone qualche indicazione sui criteri di tale determinazione.
art. 25 l. 3 maggio 1982, n. 203 art. 31 l. 3 maggio 1982, n. 203 art. 54 l. 3 maggio 1982, n. 203 art. 55 l. 3 maggio 1982, n. 203 l. 25 febbraio 1963, n. 327
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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