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| IDG830700096 | |
| 83.07.00096 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Castagnoli Bruno
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| Prelazione e coltivatore diretto
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| nota a Cass. sez. III civ. 25 luglio 1981, n. 4812
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| Nuovo dir. agr., an. 9 (1982), fasc. 2, pag. 549-552
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D9125; D91611; D91612
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| L' A. ritiene che sia corretta l' individuazione della figura del
coltivatore diretto, ai fini della prelazione, con riferimento alla
nozione delineata dall' art. 31 legge n. 590 del 1965. A suo avviso
si sarebbe potuto pervenire alle stesse conclusioni della sentenza
seguendo il criterio della professionalita' ai sensi dell' art. 2082
c.c., intesa come esercizio non occasionale dell' attivita'. Non e'
di ostacolo, secondo l' A., alla qualificazione di coltivatore
diretto, l' esercizio di altra attivita' quando la capacita'
lavorativa resti proporzionale alle esigenze del fondo. Espone poi
alcune considerazioni sull' istituto della prelazione,
puntualizzandone la finalita' di pervenire alla creazione di aziende
efficienti e di dimensioni ottimali, con un ambito diverso da quello
della legge n. 590 del 1965 che tende alla tutela privilegiata del
lavoro agricolo per la formazione della proprieta'
diretta-coltivatrice.
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| art. 8 l. 26 maggio 1965, n. 590
art. 7 l. 14 agosto 1971, n. 817
art. 8 l. 14 agosto 1971, n. 817
art. 2082 c.c.
art 31 l. 26 maggio 1965, n. 590
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| Ist. dir. agrario - Univ. FI
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