| L' A. puntualizza, anche sotto un profilo comparatistico, la nozione
di credito agrario nella sua concezione tradizionale e nella sua
concezione attuale. Dopo qualche cenno alle origini del credito come
istituto generale in collegamento con lo sviluppo industriale e
commerciale, si sofferma sulla qualificazione del credito nel settore
agricolo, precisando come l' espressione credito "agrario" abbia un
significato piu' ampio, attinente alla materia agricoltura, mentre
"agricolo", per la sua origine etimologica, attiene alla coltivazione
dei campi, e "rurale" e' da intendersi in opposizione a "urbano",
anche se talvolta i termini in dottrina e nella legislazione vengono
in modo improprio usati promiscuamente. Il credito agrario appare, a
suo avviso, come un classico strumento apprestato soprattutto a
favore del piccolo e medio agricoltore che non ha quei diversi
strumenti di finanziamento di cui puo' disporre la grande impresa.
Con riguardo alla concezione e funzione attuali del credito agrario,
l' A. sottolinea come una corretta impostazione dei problemi relativi
non possa prescindere dalla precisazione di alcune nozioni
fondamentali come attivita' agraria e diritto agrario, oggetto di un
intenso dibattito dottrinario nei diversi paesi. Accenna alla teoria
dell' agrarieta', fondata sul criterio del ciclo biologico, per la
qualificazione dell' attivita' e alla teoria del diritto agrario come
diritto delle risorse naturali rinnovabili o diritto dell' impresa
agraria. Sottolinea la rilevanza che assume, in rapporto al credito,
l' ampliamento dell' ambito dell' attivita' agraria o dell' oggetto
del diritto agrario. Conclude delineando le caratteristiche del
credito agrario sia come riflesso della peculiarita' del settore
agricolo cui e' destinato, sia in rapporto alle altre forme di
credito.
| |