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149998
IDG820700100
82.07.00100 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bocchiola Maurizio
La giurisprudenza forense come fonte di diritto agrario
studio destinato al volume su "Giurisprudenza forense e dottrinale come fonte di diritto" a cura dell' Istituto di diritto civile dell' Universita' degli studi di Milano
Riv. dir. agr., an. 61 (1982), fasc. 1, pt. 2, pag. 3-13
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D91; D01; D95002
L' A. pone il problema dei limiti del potere creativo della giurisprudenza in materia agraria. Osserva che nel sistema belga il giudice ha in sostanza solo poteri esegetici, mentre nel sistema portoghese il ruolo della giurisprudenza e' di particolare rilievo per la determinazione della portata dei concetti che, nelle leggi agrarie, appaiono indeterminati. Per quanto concerne il sistema italiano l' A. ribadisce che il giudice che si limiti all' interpretazione - in relazione al caso concreto - delle norme di portata generale non svolge funzione creatrice del diritto, mentre e' diversa l' ipotesi in cui il giudice integri o completi la legge. In proposito l' A., pur sottolineando il valore che talvolta acquista il "precedente" giudiziario, il quale ha una sua efficacia quanto meno persuasiva, esclude che esso possa considerarsi fonte di diritto non essendo vincolante per i futuri giudici. Diverso valore ha invece, secondo l' A., la giurisprudenza della Corte Costituzionale della quale illustra alcuni esempi significativi di sentenze che, costituendo vere e proprie direttive impartite al legislatore e una sostanziale intromissione nella sfera legislativa, possono essere considerate fonti di diritto.
C. Cost. 5 aprile 1974, n. 107 C. Cost. 14 luglio 1972, n. 155 C. Cost. 22 dicembre 1977, n. 153 C. Cost. 21 marzo 1969, n. 37 C. Cost. 18 luglio 1973, n. 145
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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