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150025
IDG820700142
82.07.00142 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Romagnoli Emilio
Disciplina dell' equo canone nell' affitto di fondi rustici
l. 3 maggio 1982, n. 203
Giur. agr. it., an. 29 (1982), fasc. 4-5, pt. 1, pag. 215-226
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D91421
L' A. pone in rilievo le resistenze dell' ordinamento alla generalizzazione, in materia di canoni, dell' inserimento automatico di clausole e prezzi imposti dalla legge anche in sostituzione di clausole difformi, ai sensi degli artt. 1339 e 1419 c.c., che e' stata intesa come violazione del principio dell' autonomia contrattuale. Osserva come il legislatore abbia, con la legge n. 567 del 1962, introdotto precisi criteri di determinazione del canone collegati alle finalita' di assicurare la buona conduzione del fondo e un' equa remunerazione del lavoro, nel quadro di una rivalutazione dell' impresa nei confronti della proprieta'. Rileva come, in concreto, gli organi amministrativi preposti alla determinazione delle nuove tabelle non abbiano correttamente inteso tale nuovo rapporto proprieta'-impresa ed illustra i rimedi adottati dal legislatore per ovviare agli inconvenienti sorti nell' applicazione dei nuovi criteri di legge. Richiama le pronunce della Corte Costituzionale in materia, con riguardo sia alla legge n. 11 del 1971, che alla legge n. 814 del 1973. Dopo un breve cenno alle leggi "tampone" conseguenti alle pronunce di illegittimita' della normativa, l' A. si sofferma sulla legge n. 203 del 1982, sottolineando i principi da cui si ricava il sostanziale adeguamento del legislatore alle indicazioni della Corte Costituzionale.
art. 1339 c.c. art. 1419 c.c. d.lg.c.p.s. 1 aprile 1947, n. 277 l. 12 giugno 1962, n. 567 l. 11 febbraio 1971, n. 11 C. Cost. 27 luglio 1972, n. 155 C. Cost. 22 dicembre 1977, n. 153 l. 10 dicembre 1973, n. 814 artt. 8-15 l. 3 maggio 1982, n. 203
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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