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150055
IDG830700006
83.07.00006 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Angiulli Guido
Prelazione del confinante e pollicoltura industrializzata
intervento al Convegno su "La prelazione e le prelazioni", Teramo, 23-24 gennaio 1981
Riv. dir. agr., an. 61 (1982), fasc. 3, pt. 2, pag. 207-210
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D91612
L' A. pone il problema del riconoscimento del diritto di prelazione del confinante nell' ipotesi di vendita di un fondo su cui, anche in mancanza di uno specifico strumento urbanistico di destinazione industriale, sia stato tuttavia concesso, nei modi di legge, di costruire un opificio per pollicoltura industrializzata. Ritiene che, mentre ad un primo esame la mancanza dello strumento urbanistico potrebbe indurre a ritenere configurabile il diritto di prelazione, tale soluzione appare, ad un esame piu' approfondito, in contrasto con le finalita' proprie delle leggi sulla prelazione, che mirano ad un ampliamento dell' originaria impresa diretto-coltivatrice. Tali finalita', in effetti, non potrebbero in concreto essere perseguite consentendo la prelazione, poiche' non sarebbe possibile una conduzione unitaria dei due fondi, sotto il profilo tecnico ed economico, stante la diversa destinazione impressa al fondo compravenduto dal provvedimento amministrativo di concessione ad uso industriale rispetto alla destinazione agricola del fondo di proprieta' del confinante.
art. 7 l. 14 agosto 1971, n. 817
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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