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| IDG830700007 | |
| 83.07.00007 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Bivona Giuseppe
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| La cessione dei beni ai creditori e il secondo comma dell' art. 8
della legge 26 maggio 1965, n. 590
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| nota a Cass. sez. III civ. 23 ottobre 1979, n. 5548
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| Riv. dir. agr., an. 61 (1982), fasc. 3, pt. 2, pag. 211-220
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30673; D91611; D91613
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| L' A., dopo aver svolto brevi considerazioni critiche circa l'
affermazione della natura eccezionale del comma 2 art. 8 legge n. 590
del 1965, concorda con la sentenza annotata sul principio dell'
ammissibilita' del diritto di riscatto nell' ipotesi di vendita ad un
terzo di un fondo da parte dei creditori del concedente ai quali sia
pervenuto per effetto di una "cessio bonorum". Richiama l'
orientamento della dottrina circa l' inquadramento sistematico della
cessione dei beni, che, a suo avviso, ha natura privatistica, e non
e' configurabile come negozio traslativo di diritti reali. Ritiene
che non ne sia possibile l' equiparazione all' esecuzione forzata,
ne' sul piano formale, ne' sul piano sostanziale e che pertanto
correttamente vada esclusa dall' ambito del richiamo operato dalla
norma in esame ai trasferimenti coattivi. Concorda infine con la
sentenza anche per quanto concerne il rigetto del ricorso nel merito.
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| art. 1977 c.c.
art. 8 comma 2 l. 26 maggio 1965, n. 590
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| Ist. dir. agrario - Univ. FI
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